
Bagliori nel vuoto
Fra elettricità e pneumatica esiste a partire dal Seicento una sorta di “trait d’union” costituito da un settore di ricerca in cui questi due rami della fisica si intersecarono con straordinari risvolti. Si tratta dello studio delle scariche elettriche in atmosfera rarefatta, i “bagliori nel vuoto”, fenomeni non solo spettacolari ma che portarono alle grandi scoperte di fine Ottocento, i raggi X, l’elettrone, la radioattività, dalle quali prenderanno le mosse la ricerca fisica del XX secolo.
Aperta da febbraio a dicembre 2004 presso l’Orto Botanico di Padova, la mostra Bagliori nel vuoto si proponeva di illustrare lo sviluppo dal Seicento ai giorni nostri dei vari settori della scienza e della tecnica coinvolti nello studio dei bagliori nel vuoto attraverso la ricca e prestigiosa raccolta di strumenti scientifici del Museo di Storia della Fisica dell’Università di Padova.
Il percorso espositivo era arricchito da filmati, simulazioni multimediali e ricostruzioni funzionanti di apparecchiature storiche.
Mostra online: http://bagliorinelvuoto.scienze.unipd.it/home.html
Archivio mostre
- “Straordinario Universo”. Mostra fotografica
- Il rivelatore MUNU (1992-2005). Ricerche sul momento magnetico del neutrino
- Gli strumenti del pre-cinema del Museo di Storia della Fisica
- 2012: Padova nel Centenario della scoperta dei Raggi Cosmici
- Il futuro di Galileo
- Bagliori nel vuoto
- La natura, l’uomo e le arti