Cartoni per specchi prismatici
1743, Cartone, 35 x 14 cm
Poleni descrive nell’Indice questo gioco ottico come: “Tre prismi di nogara insoazzati, ed incassati vi in ciascheduno due specchi tagliati ad angolo, onde ad angolo restano uniti assieme a due a due. Et un quadro lungo pollici quattordeci incirca con tre figure. E sei cartoni con varie figurette. Servono per far vedere come ne’ specchi si mutino le posizioni delle figure: negli esperimenti di catottrica per spiegare le riflessioni delle imagini. XXXI. 4.a.b.c.d.e.f.g.h.i.k.”
Posizionando i prismi – incorniciati in legno di noce e rivestiti di specchi – sopra il fustello predisposto sul disegno e fissando lo sguardo sull’angolo formato dagli specchi, le figure presenti sul cartone risultano ricomposte. Nel deposito del Museo di Storia della Fisica sono anche conservati alcuni cartoni dai quali sono state ritagliate le fustelle che segnano il posizionamento degli specchi. Questo fa pensare che probabilmente i cartoni sono stati costruiti, se non dallo stesso Poleni, almeno da qualcuno frequentante il Teatro di Filosofia Sperimentale, magari un assistente oppure qualche studente.
Gli strumenti del pre-cinema del Museo di Storia della Fisica
- Caleidoscopio
- Camera ottica
- Cartoni per specchi prismatici
- Cristallo sfaccettato
- Cromatropio
- Dipinti anamorfici per specchio cilindrico
- Disegni anamorfici
- Lanterna magica di Domenico Selva
- Lanterna magica ottagonale
- Proiettore diascopico con trottola a dischi di vetro
- Sei cartoni anamorfici
- Specchi per anamorfosi
- Specchio per anamorfosi con relativi disegni
- Stereoscopio di Brewster
- Tre specchi piani incernierati
- Vetri per lanterna magica
- Zogroscopio